Nato a Genova il 12 marzo 1941, scomparso a San Giovanni Rotondo il 25 maggio 2004.
Famiglia fiorentina di antica origine, figlio di Enrico e di Giovanna Coda Zabetta.
Liceo Classico all’Istituto Massimiliano Massimo di Roma.
Laureato nel 1968 presso la Facoltà di Architettura “La Sapienza” di Roma con il professor Giuseppe Perugini, relatore Bruno Zevi.
Immediatamente dopo la laurea inizia l’attività didattica come assistente volontario di composizione architettonica con il professor Perugini a Valle Giulia.
Da allora si è sempre dedicato all’insegnamento con l’amore e la grande passione che i suoi studenti di allora ancora ricordano.
Ha insegnato presso la Facoltà di Ingegneria di Ancona, l’Università della Tuscia di Viterbo, la LUISS di Roma ed infine ha tenuto presso il Dipartimento di Architettura ed Analisi della Città, Facoltà di Architettura “La Sapienza” a Valle Giulia, numerosi corsi di composizione architettonica.
L’attività professionale si è sviluppata in diverse direzioni; è stato vincitore di nove concorsi nazionali ed internazionali di architettura ed urbanistica, con premi che vanno dal I al III, tra cui citiamo il Centro Direzionale di Perugia Fontivegge, il nuovo Centro Direzionale di Latina, il Parco Nazionale del Pollino; inoltre ha avuto numerosi incarichi in Italia e all’estero.
La documentazione grafica dei progetti e delle realizzazioni è presso il MAXXI di Roma, così come l’interessantissima raccolta di circa 20 mila diapositive di architettura sia storica che contemporanea, risultato di tanti viaggi in tutto il mondo. Ludovico degli Uberti era infatti un grande viaggiatore, nel senso più alto della parola, come colui che riesce a materializzare e trasmettere le sue emozioni in immagini o in parole.
Gli strumenti di Ludovico erano la macchina fotografica e la matita; se ne serviva per arricchire il suo personale patrimonio culturale e come supporto per la didattica.
È mancato prematuramente, avrebbe potuto fare e dare ancora molto, ma la vita non gliene ha dato la possibilità.
Nel ricordo dei tanti rapporti avuti con i suoi studenti, ha definito per testamento un lascito per incoraggiare i giovani architetti nella loro professione, dal quale nasce nel 2005 la Fondazione Ludovico degli Uberti.